sabato, Novembre 23, 2024
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Qual è l’aeroporto più trafficato del mondo?

Atlanta è in testa per il traffico passeggeri, mentre Honk Kong svetta nel traffico merci. La classifica dell’Airports Council InternationalLa fine dell’emergenza Covid ha permesso al turismo di tornare a nuova vita dopo le pesanti restrizioni del periodo più duro della pandemia. Le persone hanno ripreso a viaggiare e gli aeroplani hanno ripreso a portare turisti da una parte all’altra del globo: il traffico aereo è di nuovo molto intenso, in particolare negli scali crocevia dei viaggi nazionali e internazionali.

Il fatto che un aeroporto sia molto trafficato comporta diversi vantaggi ma anche una certa scomodità per i passeggeri dato che potrebbero essere costretti a lunghe attese per il check-in e il ritiro bagagli, a meno che non si scelga di viaggiare con un jet privato. Al riguardo segnaliamo che nel sito fastprivatejet.com, attivo da anni nel settore, viene spiegato in modo chiaro e dettagliato quali sono i benefici di un volo privato in termini di comodità e di tempi di attesa.
Che siano voli di linea, voli privati o voli intercontinentali, alcuni aeroporti del mondo si caratterizzano per il continuo viavai di persone, che viaggiano sì per turismo, ma anche per lavoro, senza dimenticare il traffico merci. Scopriamo dunque qual è l’aeroporto più trafficato e chi segue a distanza.

Aeroporti più trafficati al mondo: Atlanta in testa
L’aeroporto più trafficato al mondo è l’Harsfield-Jackson di Atlanta, che precede il Dallas Forth Worth e l’aeroporto di Denver: a dominare la classifica, dunque, sono tre scali statunitensi.
A dirlo è il World Traffic Dataset 2022, pubblicato dall’Airports Council International, che ha preso in esame i dati del 2021. 

Nelle posizioni di testa, troviamo altri aeroporti americani: il primo non statunitense, al sesto posto, è l’aeroporto Guangzhou Baiyun International di Canton, in Cina. Tra aeroporti cinesi e americani, che dominano la classifica, troviamo anche Nuova Delhi e Istanbul.

E proprio l’aeroporto della città turca rappresenta un’eccezione anche sotto un altro punto di vista: se tutti gli aeroporti delle prime venti posizioni hanno soprattutto quote di traffico a carattere nazionale, l’aeroporto di Istanbul al contrario può vantare un’elevata quota di traffico internazionale (oltre il 70% sui voli totali).

Discorso diverso va fatto per gli aeroplani cargo, destinati al trasporto di merci: in questo caso, a trionfare è l’aeroporto di Honk Kong, 5 milioni di tonnellate di merci trasportate l’anno (+12,5% rispetto al 2020), seguito da Memphis (4,5 milioni di tonnellate) e da Shangai (che si ferma a 4 milioni di tonnellate).

Aeroporti del mondo: gli altri dati interessanti del report
Il World Traffic Dataset riporta diversi altri numeri interessanti.

Nel 2021, gli aeroporti di tutto il mondo hanno accolto oltre 4,5 miliardi di passeggeri, un bell’aumento rispetto al 2020 (+ 28,5), anno caratterizzato dall’arrivo del Covid: rispetto al 2019, però, i numeri raccontano tutt’altro, ossia di un calo di quasi il 50%.

I primi 20 aeroporti della classifica rappresentano circa il 19% del traffico mondiale totale, con un aumento di oltre il 40% rispetto all’anno nero del 2020 ma in netto calo rispetto al 2019 (-31,9%). Il movimento globale di aeromobili segue la stessa falsariga degli altri numeri del report: se rispetto al 2020 sono aumentati di più del 18%, rispetto al 2019 sono calati di quasi il 30%.

Insomma, i dati ci raccontano bene di cosa abbia significato, per il turismo e l’industria aeronautica in genere, la pandemia da Covid-19. Il 2021 in realtà è stato un anno di rinascita, un primo passo verso la normalità completa, rinascita che i dati del 2022, con tutta probabilità, non faranno che confermare.

In conclusione
Se da un lato la pandemia ha assestato un duro colpo al traffico aereo, dall’altro l’uscita dalla fase più critica della pandemia sta conducendo a una lenta, ma inesorabile, ripresa, come testimonia il World Airport Traffic 2022.
A beneficiarne saranno il commercio internazionale, il turismo e in generale, tutta l’industria aeronautica che, provata da anni di restrizioni, sta cominciando a vedere la luce. 

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