giovedì, Novembre 21, 2024
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Banana Purple Punch: alla scoperta di una varietà di cannabis deliziosamente fruttata

Parlare di cannabis vuol dire aprire un mondo all’insegna delle differenze tra le numerose varietà. Entrando nel vivo di quelle che crescono a partire da semi autofiorenti, caratterizzati cioè da carattere non fotoperiodico e non dipendenti da cicli di luce complessi, è doveroso citare la Banana Purple Punch.

Chi si approccia da zero al mondo della cannabis e guarda ai semi autofiorenti per via della loro oggettiva semplicità di gestione, sente spesso parlare di questa varietà. Nota per il suo essere deliziosamente fruttata, ha caratteristiche interessanti che stiamo per dettagliare nelle prossime righe di questo articolo.

Banana Purple Punch: ecco cosa sapere

Quando si parla della varietà di cannabis autofiorente nota come Banana Purple Punch, non si può non chiamare in causa innanzitutto il suo essere estremamente potente. Parliamo infatti di una varietà che contiene una percentuale considerevole di THC, attorno al 26.

In meno di due mesi, è possibile apprezzare quello che, secondo i breeder più esperti, è uno dei profili terpenici più gradevoli di tutto l’universo della cannabis autofiorente. Le sue peculiarità, come tradisce anche il nome stesso della varietà, sono all’insegna di sentori che ricordano tanto quelli della banana matura. Se si dovesse definirlo in maniera sintetica, si utilizzerebbero termini come “dolce” e “avvolgente”.

Caratteristiche delle piante

La Banana Purple Punch è una varietà di cannabis a dominanza indica (75% contro il 25 di sativa). Le sue cime colpiscono fin da subito per la loro ricchezza cromatica. Quando le si guarda, infatti, è facile notare la presenza di sottili peli di colore arancione. Accanto a questi ultimi troviamo i tricomi che, man mano che si avvicina il momento del raccolto, tendono ad assumere una deliziosa colorazione che viaggia tra il viola e il rosa.

In linea di massima, questa varietà di cannabis autofiorente tende a dare spazio a delle cime di dimensioni medie. Quando le si chiama in causa, è necessario rammentare il loro essere molto dense. Alla luce di ciò, nel momento in cui si osservano i rami centrali della pianta, si notano delle bellissime macchie di colore viola alle quali la varietà di cannabis deve la presenza della parola “purple” nel nome.

La pianta è considerata molto facile da coltivare (come la maggior parte delle autofiorenti, note per la loro resistenza a parassiti e agenti atmosferici e per la rapidità di crescita). Nella maggior parte delle situazioni, raggiunge un’altezza massima di 120 centimetri circa.

Caratterizzata da un fusto molto spesso e robusto, la Banana Purple Punch è una varietà di cannabis che si contraddistingue per la presenza, nella maggior parte dei casi, di numerosi rami laterali. Questi ultimi tendono a crescere corti e spessi. La lunghezza scarsa non deve spaventare. Sono infatti perfettamente in grado di sostenere alla perfezione le cime.

Consigli per la coltivazione

Anche se la coltivazione della Banana Purple Punch è sostanzialmente semplice, esistono comunque diverse raccomandazioni che è bene seguire. Nell’elenco rientra innanzitutto il fatto di procedere spesso a defogliare (che non vuol dire fare lollipopping, tecnica che prevede la rimozione delle foglie solo nella parte bassa della pianta). Attenzione: bisogna gestire l’operazione appena citata nella maniera più regolare possibile. In questo modo, si avranno maggiori chance di aumento della resa.

Un’altra raccomandazione da osservare per coltivare al meglio la pianta di cannabis riguarda il fatto di non esagerare con i nutrienti: meglio pochi, ma buoni.

I tempi di fioritura

Una domanda che è naturale porsi quando si parla di questa varietà di cannabis autofiorente riguarda i tempi di fioritura. Se si opta per la coltivazione indoor, siamo attorno alle 8 settimane. Per dare qualche numero relativo alla resa, ricordiamo che, indicativamente, ci si orienta tra i 450 e i 550 grammi al metro quadro.

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