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Il potere di un sorriso impeccabile: il nuovo status symbol che parla di esclusività e benessere

Passano gli anni e, fra i vari trend che cambiano, mutano pure gli status symbol che parlano di lusso e di benessere.

Se, in passato, per trasmettere all’esterno questa immagine era necessario guidare un’auto costosa o vestirsi firmati, oggi le cose sono decisamente diverse: come dimostrano i dati del fatturato, pari a 2,3 miliardi di dollari a fine 2022 e pronto a un raddoppio nei prossimi sei anni, dei trattamenti di odontoiatria estetica.

Non si parla solo di sedute di sbiancamento e di faccette ma anche, come si può leggere sul sito dell’ambulatorio Baldi, studio dentistico a Padova noto in tutto il nord Italia per la qualità delle cure, di veri e propri interventi di restyling, procedure nel corso delle quali si procede alla correzione di problematiche come la malocclusione e il sovraffollamento dentale.

Questi numeri in crescita si spiegano chiaramente con il fatto che, oggigiorno, viviamo in una società in cui l’estetica ha un ruolo non importante, di più.

Anche per via della soglia di attenzione estremamente bassa, è fondamentale, quando si interagisce con gli altri, essere consapevoli di poter fare una buona impressione nei primissimi secondi.

Il sorriso – che a differenza del corpo non si può nascondere quando sono in gioco delle imperfezione – aiuta molto in questi casi.

Un dato interessante, che ci arriva direttamente dai cambiamenti dei soggetti in storia dell’arte, in particolare in pittura: prima del XIX secolo, l’usanza di mostrare il sorriso era tutto tranne che consolidata.

Il motivo, che oggi fa sorridere, giusto per rimanere in tema, era legato alla convinzione che vedeva la dentatura come una parte estremamente intima del corpo della persona.

Richieste in crescita soprattutto tra i giovani

A richiedere interventi e trattamenti finalizzati a migliorare l’estetica del sorriso sono soprattutto i giovani.

A tal proposito, è bene sottolineare che gli specialisti tendono a sconsigliare, a meno che in gioco non ci siano situazioni di compromissione rilevante del sorriso, il ricorso all’applicazione delle faccette.

Queste ultime, fra i trattamenti più popolari in assoluto, negli ultimi anni hanno visto un notevole miglioramento della qualità del risultato finale.

Nel 2025, gli specialisti sono ormai abituati a lavorare utilizzando materiali molto sottili, che possono essere applicati agevolmente sul dente senza procedere preventivamente a limarlo.

Nulla di sorprendente: parliamo di un approccio a tutti gli effetti conservativo – questa linea guida è dominante in odontoiatria e in praticamente tutte le branche della medicina – che permette di fare ricorso a lamine sottili come un velo che, al primo sguardo, quasi non si distinguono dallo smalto originale.

Il tramonto dello stigma

Accanto alle innovazioni tecnologiche che corrono velocissime, stiamo assistendo a un altro cambiamento importante in odontoiatria: il tramonto definitivo dello stigma che aleggiava attorno alle procedure finalizzate al miglioramento della bellezza del sorriso.

Chi sceglie di sottoporsi a questi trattamenti e/o interventi lo dice apertamente e, quando ha un seguito social notevole, come accade per i vip ma non solo, non ha timore nel postare contenuti positivi sui professionisti con cui ha avuto a che fare.

Non a caso si parla sempre di più dell’odontoiatria estetica come di uno dei nuovi status symbol del lusso e del benessere.

Naturalezza: ecco un’altra parola chiave da ricordare. Grazie alla personalizzazione delle procedure, infatti, sottoporsi a trattamenti di estetica dentale non vuol dire più avere un sorriso da copertina patinata, così candido da apparire irreale.

Come nel caso della medicina estetica riguardante il viso, altro comparto i cui numeri non smettono di crescere, anche in questo si parla di “Ritocchino che c’è, ma non si vede”.

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