La ludopatia ogni anno colpisce molti italiani e giocatori nel mondo. Capire cos’è può aiutarne a prevenire l’insorgenza e può permettere a chi ne sente il bisogno di combatterne i sintomi.
In questa guida cercheremo di capire nello specifico quali sono i sintomi di cui un giocatore deve accorgersi per evitare di incorrere in comportamenti ludopatici, come determinare dei limiti di spesa per impedire che il gioco diventi qualcosa di più di un semplice passatempo e, per chi ne sente il bisogno, come rivolgersi a un centro di recupero.
Cos’è la lupodatia
La ludopatia è una vera e propria malattia che colpisce i giocatori d’azzardo, coloro che amano scommettere e non riescono a smettere, a farne a meno.
La ludopatia è una grave forma di dipendenza dal gioco d’azzardo ed è una patologia che non deve assolutamente essere sottovalutata perché può creare problemi relazionali soprattutto in famiglia, determinare perdite ingenti di denaro e in alcuni casi arriva a conquistarsi una fetta di tempo e interesse sempre più ampio tanto da provocare la perdita del lavoro o determinare la caduta nelle mani della criminalità.
Come capire se si è ludopatici
Molti giocatori si chiedono come capire se si è ludopatici. Bisogna tenere sotto controllo il bisogno di scommettere e dell’adrenalina che causa il gioco tenendo bene in mente quali sono i sintomi della ludopatia. Un ludopatico presenta l’irrefrenabile voglia di giocare e si dimostra irrequieto ed estremamente irritabile quando non gioca o quando cerca di smettere di giocare; un ludopatico avrà sempre la tentazione di continuare a giocare e spesso di scommettere grandi somme per rifarsi delle perdite.
Si può capire se si è ludopatici quando il gioco diventa un problema e si comincia a mentire sulla reale entità del denaro speso per le scommesse, quando si cominciano a chiedere soldi in prestito per continuare a giocare e quando l’unica cosa che si vuole è sentire l’eccitazione del gioco.
Una persona affetta da ludopatia presenta anche dei sintomi ulteriori che possono portare a tendenze criminali piccole o grandi il cui unico scopo è di mettere insieme i soldi per le prossime scommesse. Tutti questi sintomi spesso hanno una ricaduta effettiva nella vita di tutti i giorni sia personale con la perdita dei rapporti con i propri familiari sia del posto di lavoro.
Come evitare di scommettere troppo
È possibile evitare di scommettere troppo ed esistono metodi molto semplici. Il primo metodo è quello di decidere preventivamente un budget mensile o settimanale oltre il quale non si intende andare, non scommettere subito dopo una perdita e soprattutto non farlo per coprire un possibile ammanco.
Tutti i bookmakers online dotati di certificazione AAMS permettono strategie efficaci di contrasto alla ludopatia e che permettono di evitare di scommettere troppo. Essi infatti consentono all’utente di mettere in stand-by il proprio conto online per un periodo di tempo variabile da lui stesso deciso; in quel tempo non permetteranno l’accesso al conto e neppure alle scommesse.
I bookmakers online ammettono anche l’impostazione di un limite di budget. E’ importante inoltre non farsi ingolosire dai bonus offerti, poichè essi invogliano a giocare per vincere senza spendere nulla, ma il realtà il fine è quello di rendere far scommettere il più possibile il giocatore.
Il gioco deve essere un passatempo
È bene che ogni giocatore si ricordi che il gioco delle scommesse è un metodo, serio, per divertirsi e giocare. È sicuramente consentito provare qualche brivido per la vittoria e qualche dispiacere per le perdite ma devono sempre rimanere entro l’ambito del normale passatempo.
Non bisogna mai prendere l’ambito delle scommesse come qualcosa di troppo serio e bisogna sempre e solo giocare per divertirsi e non portare il discorso sulla questione di vincita economica perchè altrimenti si potrebbe cadere e farsi male.
Quando rivolgersi a centri di recupero
A volte è importante capire quando rivolgersi ai centri di recupero presenti sul territorio. È importante rivolgersi a un centro di recupere appena ci si accorge dei primi sintomi, non è assolutamente motivo di vergogna ma anzi di grande responsabilità poiché nessuno può riuscire a guarire da una malattia con le sue sole forze.
Questo passo è importante, permette di salvaguarda i propri rapporti familiari e la propria vita. I centri specializzati consentono l’anonimato e prevedono un percorso con medici e psicologi che aiuteranno il paziente a uscire da questa dipendenza.