Il settore turistico è uno dei più prolifici in assoluto, e non a caso i dati registrati riportano delle statistiche continuamente in crescita. Il mezzo di trasporto tramite cui i viaggiatori si spostano da una meta all’altra è l’aereo, anche se ovviamente esistono tantissime compagnie di volo a cui affidarsi a seconda delle esigenze e della tratta selezionata. Non appena si prenotano i biglietti è necessario però essere consapevoli delle svariate possibilità che potrebbero concretizzarsi; infatti, un volo potrebbe essere cancellato per maltempo, per un guasto tecnico o per problemi di logistica, oppure semplicemente si potrebbe accumulare un abbondante ritardo. Durante il post-pandemia ci sono persino stati esempi di voli ritardati o cancellati per sciopero del personale.
Quando un volo viene cancellato a causa delle condizioni meteorologiche avverse, le conseguenze possono essere significative per i passeggeri coinvolti. Anche se di fronte a situazioni simili esistono degli strumenti di tutela di cui si trovano svariate informazioni sul web (ad esempio il sito rimborsamitu.it spiega come chiedere un rimborso a Wizzair), i disagi legati a un evento come la cancellazione di un volo sono notevoli, vedi eventuali impegni personali o professionali saltati oppure la perdita di coincidenze con altri voli. Tuttavia, è opportuno segnalare ai lettori le condizioni meteo per cui un aereo non parte per maltempo: di seguito l’approfondimento.
Troppo caldo
Nonostante si creda l’esatto contrario, il troppo caldo potrebbe essere un problema per gli aerei siccome si tratta di un’aria meno densa in confronto a quella fredda. Ma cosa comportano delle temperature eccessive? In pratica, quando l’atmosfera è caldissima il velivolo per decollare ha bisogno di accumulare una potenza maggiore rispetto alla media, poiché l’obiettivo è quello di riuscire a generare il medesimo livello di attrito che c’è quando l’aereo decolla in condizioni climatiche normali. Nel momento in cui l’aria si fa rovente, invece, diventa di conseguenza rarefatta e ha una densità inferiore, riducendo così la forza di portanza generata dalle ali del velivolo.
Da questo punto di vista la preoccupazione è che con i cambiamenti climatici ed il complessivo innalzamento delle temperature ci sarà un drastico calo degli aerei in termini performativi, specialmente in fase di decollo. Al momento le soluzioni consistono nel ridurre il carico degli aerei, abbassando il numero di passeggeri e di bagagli a bordo, ma anche nell’allestimento di piste maggiormente lunghe dedicate proprio al decollo. Inoltre, nei Paesi più caldi gli aerei che devono coprire tratte intercontinentali partono esclusivamente di sera, quando il clima si rinfresca, così da aggirare eventuali difficoltà e guasti tecnici.
Troppo freddo
Siccome gli aerei vengono progettati per riuscire a raggiungere quasi 11 mila metri di altezza, dove la temperatura arriva a misurare -51 gradi, il pericolo del freddo eccessivo non riguarda i velivoli in quanto tali, bensì la pista. Infatti, quest’ultima deve essere pulita e sicura per consentire agli aerei di decollare e di atterrare senza mettere in pericolo nessuno; dunque, un volo potrebbe essere cancellato per bufera o maltempo proprio per questa ragione. Persino l’equipaggiamento solitamente impiegato per rifornire il carburante ai velivoli può congelare, e ciò rappresenta un evidente problema.
Troppo vento
Il troppo vento potrebbe senz’altro risultare una condizione meteorologica critica in fase di decollo e di atterraggio, ma fortunatamente per ridurre i rischi vengono utilizzati degli appositi algoritmi in grado di calcolare la massima forza di vento in cui un velivolo riesce ad operare senza riscontrare danni o problemi di qualunque entità. A prescindere dagli algoritmi è il pilota ad avere l’ultima parola in merito, dato che la sicurezza è una priorità assoluta. In linea di massima è difficile che vengano cancellati i voli per il troppo vento, ma dipende dai casi.
Troppo bagnato
La pioggia eccessiva può risultare problematica per la pista ma anche per l’aereo quando è in volo. Infatti, l’atterraggio potrebbe essere rallentato o addirittura posticipato se c’è troppa acqua sul suolo. Nonostante le piste nei vari aeroporti vengano comunemente realizzate con del materiale ad hoc, il pericolo dettato dall’acqua-planning è ancora una possibilità concreta, pur essendo rara. I piloti vengono avvisati prima per prevenire qualunque problematica, e alla luce di ciò, è molto difficile che un volo venga cancellato per pioggia.
Nuvola di cenere, forti tempeste e nebbia fitta
Quando si presentano forti tempeste, nebbia fitta o persino una nuvola di cenere, allora il volo non può in alcun modo essere effettuato e viene cancellato. Si tratta di eventi incontrollabili e inevitabili, per cui la compagnia aerea non ha alcuna responsabilità a riguardo.