Una delle più belle città da visitare nella parte settentrionale della penisola italiana è senza dubbio Bergamo. Nonostante un po’ tutti pensano di conoscerla molto bene, in realtà ci sono ancora diversi luoghi misteriosi fuori dalle usuali tratte che conviene scoprire. Una bella vacanza nella bergamasca per andare alla scoperta di questi luoghi intrisi di fascino e di misero è senz’altro una soluzione interessante, a maggior ragione perché, dopo tanto girovagare, alla sera ci si può riposare oppure si può anche pensare al divertimento dando uno sguardo ai portali di escort Bergamo.
Il Santuario di Paladina
Uno dei luoghi più belli e misteriosi di Bergamo risponde senz’altro al nome del santuario di Paladina. Uno degli aspetti un po’ macabri, ma al contempo più particolari di questo luogo è derivato dalla presenza di un’enorme costola di animale che si trova proprio appesa al soffitto. Stiamo certamente parlando di qualcosa di assurdo, ma che si basa su una vera e propria leggenda.
Pare che quella grande costola che penzola dal soffitto sia appartenuta a un gigantesco e tremendo drago, che venne eliminato grazie a San Giorgio. Ebbene, pare proprio che la popolazione, riconoscente per non dover più vivere con la paura del drago, la fece applicare sul soffitto del santuario proprio come segno di ringraziamento rispetto a San Giorgio.
I leoni e il cavaliere misterioso
Un’altra leggenda che merita di essere conosciuta è quella che riguarda i leoni bianchi e rossi. In questo caso, facciamo riferimento alla basilica di Santa Maria Maggiore, che si caratterizza per presentare ben quattro ingressi differenti. Ebbene, proprio su ciascun di essi sono stati collocati i celeberrimi leoni bianchi e rossi, su cui poggiano poi le colonne. Sculture decisamente da ammirare, che sono state create usando differenti tipologie di materiali e che presentano esposizioni che vanno da nord a sud.
La disposizione di tali leoni, però, non è assolutamente casuale. Anzi, i leoni bianchi si caratterizzano per essere orientati verso mezzogiorno e sono stati realizzati in marmo bianco di Candoglia. Sono il simbolo della purezza, della luce e della vita. I leoni rossi, invece, sono stati creati usando il marmo rosso di Verona e stanno a rappresentare la morte e le tenebre, soprattutto per via del legame di questa tonalità con il sangue di Cristo.
Un’altra leggenda sempre strettamente correlata con la basilica di Santa Maria Maggiore corrisponde al cavaliere misterioso. Recatevi proprio al di sotto del portico che si trova nel bel mezzo tra piazza Rosate e via Arena. Ebbene, qui vi troverete di fronte a un sarcofago monumentale, che pare riguardi un cavaliere sulla cui figura regna aleggia un gran mistero. La scoperta di tale sarcofago avvenne solamente a metà del secolo scorso. Al suo interno, vennero individuate delle ossa umane particolarmente allungate, ma non solo, dato che erano presenti pure una spada e un bastone di notevoli dimensioni. Al giorno d’oggi, si è deciso di collocare tali resti all’interno di un’apposita urna, che si trova sotto la basilica, mentre è in ogni caso possibile dare un’occhiata al sarcofago che è stato lasciato all’esterno.
Infine, dando uno sguardo alle pareti che caratterizzano la meravigliosa basilica di Santa Maria Maggiore, sarà facile individuare delle sbarre realizzate in ferro. In realtà, a dispetto di quello che si potrebbe credere, non stiamo facendo riferimento a dei tiranti che vennero usati nel corso dell’attività di costruzione. Al contrario, tali sbarre avevano una funzione ben diversa, ovvero quella di servire come vera e propria unità di misura ed erano particolarmente diffuso, con tale scopo ovviamente, nella Bergamo di stampo medievale. Tali sbarre riportano delle scritte e diciture in latino e avevano lunghezza differente: ciascuna corrispondeva a una misura ben precisa.