Quando si vogliono dipingere le pareti di casa è molto importante scegliere le migliori per avere una resa finale che sia proprio come la si era immaginata. Cambiare il colore di una stanza è di certo entusiasmante perché può renderla più calda, più accogliente e luminosa. Inoltre, con le giuste finiture e tonalità si può anche rendere la stanza più ampia e piacevole alla vista, oltre che farla sembrare più moderna.
Per riuscire a scegliere le giuste pitture per interni, però, è necessario valutare le finiture migliori e capire quali sono quelle idonee al proprio progetto.
Le pitture non sono tutte uguali, ecco perché ci si deve affidare ad esperti del settore per l’acquisto e la valutazione del prodotto migliore, ad esempio cercando la migliore ferramenta a Vicenza, o nelle tue immediate vicinanze, potrai sicuramente trovare un punto di riferimento per l’acquisto delle pitture per interni.
Ma vediamo insieme qualche consiglio per scegliere le migliori.
Le pitture: tante tipologie tra cui scegliere
Iniziamo con una verità semplice: non esiste una pittura perfetta per tutto. Ogni ambiente ha le sue esigenze. Una cucina, ad esempio, ha bisogno di una pittura lavabile, facile da pulire. In bagno serve qualcosa che resista all’umidità. La camera da letto, invece, può puntare su tinte più “traspiranti” e opache, per creare un clima più rilassante.
Oggi sul mercato si possono trovare tantissime soluzioni, tra le principali ci sono sicuramente:
- Pittura lavabile: ideale per zone di passaggio, cucine e camerette. È resistente e, come dice il nome, si può pulire con una spugna umida.
- Pittura traspirante: perfetta per bagni o ambienti dove l’umidità è una costante. Aiuta a evitare la formazione di muffe.
- Pittura antimuffa: perfetta da usare nelle zone umide, ma soprattutto nei locali più freddi o mal ventilati.
- Pittura ecologica o a base d’acqua: scelta sempre più diffusa per chi cerca un ambiente salubre, senza odori forti o sostanze nocive.
E poi ci sono le vernici decorative, le pitture effetto sabbiato, spatolato, cemento: bellissime da vedere, richiedono però un’applicazione un po’ più tecnica. Ma se vuoi dare carattere a una parete (magari quella dietro il divano), possono davvero fare la differenza.
Scegliere il colore: questione di luce e personalità
La scelta del colore è forse la parte più emozionante… ma anche la più insidiosa. Infatti, spesso si viene ingannati dalla cartella colori e dopo aver steso la pittura sul muro ci si rende conto delle differenzi tra un talloncino di cartone e le mura.
Il motivo è semplice: la luce cambia tutto. Una stanza esposta a nord, per esempio, riceve una luce più fredda. In quel caso, le tinte troppo fredde (grigi, azzurri) possono rendere l’ambiente poco accogliente. Al contrario, in una stanza a sud, ben illuminata, puoi osare anche con colori più intensi.
Un trucco semplice è fare una prova su muro, con un campione, e guardarlo in diversi momenti della giornata. Solo così puoi capire davvero l’effetto che farà all’interno dell’abitazione.
Opaco, satinato o lucido? Scegliere la finitura giusta
Una volta scelto il colore, arriva la seconda domanda: che tipo di finitura scegliere? Esistono principalmente tre tipologie di finiture:
- Opaca: perfetta per ambienti eleganti, rilassanti, dove vuoi nascondere piccole imperfezioni del muro. Dona profondità ai colori e un effetto vellutato, ma è più delicata e difficile da pulire.
- Satinata: una via di mezzo tra opaco e lucido. Riflette un po’ di luce ma non troppo, è più resistente e si pulisce meglio. È la scelta giusta per soggiorni e zone giorno.
- Lucida: molto riflettente, dona un aspetto brillante e contemporaneo. Ma evidenzia ogni difetto del muro, quindi va usata su superfici lisce e perfette. Ottima per piccoli dettagli, meno per intere pareti.
La finitura cambia radicalmente il risultato finale. A volte basta passare da un opaco a un satinato per dare più luce a una stanza senza toccare il colore.
Un progetto armonico: pensa agli spazi nel loro insieme
Quando si parla di pitture, c’è sempre il rischio di ragionare “a stanze isolate”. Ma una casa ha un suo filo conduttore, un linguaggio cromatico che merita coerenza.
Questo non significa usare lo stesso colore ovunque, ma studiare una palette armoniosa: anche solo tre tonalità, riprese con intelligenza in più ambienti, creano un senso di continuità che rilassa l’occhio e valorizza gli arredi.
Pensa anche a come il colore delle pareti dialoga con pavimenti, porte, mobili, tessuti. Se hai un parquet caldo, una parete grigio ghiaccio potrebbe sembrare troppo fredda. Se hai mobili chiari, una parete scura può diventare un ottimo contrasto. Per una buona tinteggiatura e la scelta dei giusti colori è necessario dunque pensare agli spazi nel loro insieme per trovare i migliori per valorizzare la casa.